Comunicato Stampa
Intercomparto 2022-2024
I sindacati amareggiati per la mancanza di risorse per coprire l’inflazione
Chiesto un incontro urgente al presidente Arno Kompatscher e all’assessora Magdalena Amhof
Chiesto un incontro urgente al presidente Arno Kompatscher e all’assessora Magdalena Amhof
“Siamo profondamente delusi dalla mancanza delle necessarie risorse per adeguare gli stipendi degli oltre 40mila dipendenti pubblici all’inflazione di circa del 15% per il triennio 2022-2024”. Così i sindacati della Funzione Pubblica di CGIL AGB, CISLSGB, UIL SGK, ASGB, SAG e NURSING UP, che annunciano di aver presentato “una richiesta di incontro urgente al presidente della Provincia e assessore alle Finanze, Arno Kompatscher, e all’assessora al Personale, Magdalena Amhof.
Le organizzazioni di categoria considerano irricevibile la proposta fatta, nel primo incontro di ieri per la contrattazione di intercomparto 2022-2024, dall’Agenzia provinciale per la contrattazione di pagare una tantum per il solo 2022. “L’offerta – spiegano i sindacati – è stata giustificata con il fatto che non ci sono risorse a disposizione oltre i 350 milioni, 150 per il 2024, 100 per il 2025 e 100 per il 2026, che però servono anche per altri tavoli di contrattazione come quello dei profili professionali del settore sanitario, per i medici, per il personale docente delle scuole a carattere statale e per coprire i costi dei nuovi congedi parentali, per citarne solo alcuni”.
I segretari della Funzione Pubblica di CGIL AGB, CISLSGB, UIL SGK, ASGB, SAG e NURSING UP, sono “amareggiati e stupiti per il fatto che non siano previsti finanziamenti adeguati per i dipendenti pubblici, mentre con estrema facilità si aumentano gli stipendi dei dirigenti e con altrettanta facilità si parla di aumentare gli emolumenti ai sindaci. Non basta promettere a parole che c’è la volontà di trovare altre risorse, così come non basta sostenere che i dipendenti pubblici sono importanti se poi tutto questo non si concretizza nei fatti. E parliamo non di aumentare gli stipendi, ma di adeguarli solo all’inflazione. Ci si stupisce poi che c’è una vera e propria fuga dal settore pubblico e che i concorsi vadano deserti. Di certo lo schiaffo ricevuto ieri nel primo incontro di contrattazione dell’intercomparto 2022-2024 non rappresenta un buon biglietto da visita”.
I sindacati preannunciano, infine, l’organizzazione per l’autunno di una serie di assemblee con le lavoratrici e i lavoratori.
Le organizzazioni di categoria considerano irricevibile la proposta fatta, nel primo incontro di ieri per la contrattazione di intercomparto 2022-2024, dall’Agenzia provinciale per la contrattazione di pagare una tantum per il solo 2022. “L’offerta – spiegano i sindacati – è stata giustificata con il fatto che non ci sono risorse a disposizione oltre i 350 milioni, 150 per il 2024, 100 per il 2025 e 100 per il 2026, che però servono anche per altri tavoli di contrattazione come quello dei profili professionali del settore sanitario, per i medici, per il personale docente delle scuole a carattere statale e per coprire i costi dei nuovi congedi parentali, per citarne solo alcuni”.
I segretari della Funzione Pubblica di CGIL AGB, CISLSGB, UIL SGK, ASGB, SAG e NURSING UP, sono “amareggiati e stupiti per il fatto che non siano previsti finanziamenti adeguati per i dipendenti pubblici, mentre con estrema facilità si aumentano gli stipendi dei dirigenti e con altrettanta facilità si parla di aumentare gli emolumenti ai sindaci. Non basta promettere a parole che c’è la volontà di trovare altre risorse, così come non basta sostenere che i dipendenti pubblici sono importanti se poi tutto questo non si concretizza nei fatti. E parliamo non di aumentare gli stipendi, ma di adeguarli solo all’inflazione. Ci si stupisce poi che c’è una vera e propria fuga dal settore pubblico e che i concorsi vadano deserti. Di certo lo schiaffo ricevuto ieri nel primo incontro di contrattazione dell’intercomparto 2022-2024 non rappresenta un buon biglietto da visita”.
I sindacati preannunciano, infine, l’organizzazione per l’autunno di una serie di assemblee con le lavoratrici e i lavoratori.